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Cenni Storici

Il nucleo abitativo di Ragusa ha origini antichissime, nella zona di Fontana Nuova, nei pressi di Marina di Ragusa, spetta il primato del più antico ritrovamento di testimonianze umane finora scoperto in Sicilia: in una grotta sono state ritrovate alcuni raschiatoi e lame da taglio in pietra scheggiata, risalenti a 60.000 anni fa. Sono presenti inoltre a Ragusa numerose tracce di frequentazione in età neolitica. Sono presenti nel territorio dei villaggi preistorici risalenti alla Facies Castellucciana, probabilmente abitati dagli antichi sicani. Sono state trovate le prove dell'attività mineraria dei castellucciani; gallerie scavate con l'uso delle mazze di basalto permettevano l'estrazione e la produzione delle richiestissime selci. Queste popolazioni autoctone furono probabilmente sterminate dai siculi, popolo molto più avanzato che colonizzò la Sicilia orientale nel 1000 a.C. Nonostante il nome di Ragusa appaia solamente dall'epoca bizantina, antiche necropoli d'epoca arcaica furono ritrovate sul suolo urbano, e in base a tali reperti archeologici si è ipotizzato la presenza di una delle numerose Ibla d'origine Sicula. Quella ragusana si pensa potesse essere la Hybla Heraia; essa secondo diversi storici vuol dire Hybla Minore o Piccola Hybla, mentre secondo altri pareri sarebbe identificabile con l'opposto significato, ovvero Hybla Megala (Grande Hybla). Tra pareri contrastanti è stata avanzata l'ipotesi che proprio da questa antica città derivi l'attuale nome di Ragusa, trasformatosi nei secoli: da Herea in Hereusium, poi Reusiafino a giungere a Ragusa. Tuttavia non sembrano esserci fonti antiche sufficienti per confermare tale ipotesi. L'antica Hybla Herea o Heraia si sostiene che derivasse il suo nome dalla dea sicula Hybla, dalla quale presero appellativo tutte le Ible. Alcuni studiosi sostengono che essa era la protettrice dei campi, altri invece ipotizzano che possa essere stata una divinità protettrice dell'amore e della fertilità. La Hybla di cui si parla sorgeva in una posizione strategica, capace di resistere a potenti attacchi militari. Per queste analogie geografiche, si sostiene che essa potesse corrispondere al territorio di Ragusa Ibla - primo abitato storico della città di Ragusa - situata su un colle che va da circa 385 (i giardini iblei) ai 440 m (ex distretto militare) di altezza, circondata da tre colline che creano un muro di cinta naturale. Attorno alle rupi fortificate della città, gli Iblei avevano intagliato tombe sepolcrali dove solevano seppellire i combattenti caduti in guerra, allo scopo di ricevere forza e protezione dagli spiriti dei loro defunti quando si trovavano a difendere la propria patria. Plutarco narra che una delle Hyble - supponendo sia l'Heraia - venne assediata dagli Ateniesi al comando di Nicia poiché era loro avversaria, ma non riuscirono a conquistarla. Il tiranno di Gela Ippocrate strinse d'assedio le mura di un'Ibla - ma le fonti moderne sono incerte nello stabilire di quale delle tante Ible si trattasse - nel 491 con un possente esercito. Gli Iblei, mediante una efficace ed ardita sortita fuori le mura fortificate assediate dai Gelesi, sconfissero l'esercito ed uccisero lo stesso tiranno. I siculi, nel periodo del conflitto che li vide contrapposti alla nascente egemonia greco-isolana, si allearono con Kamarina - colonia fondata nel VI sec. a.C. dai siracusani - quando nel 552 a.C. si ribellarono a Siracusa, nel contesto di una guerra territoriale che faceva intravedere, da quel che possiamo cogliere dalle poche fonti al riguardo, uno scenario bellico tra poleis e città-barbare dell'isola.
Fonte: Wikipedia
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